Un viaggio sul trenino blu

Il nostro viaggio inizia con la visita di Domodossola, città di circa 18.000 abitanti, centro nevralgico della Valle, che prese importanza dopo la concessione di Berengario I del mercato settimanale, che si tiene tuttora ogni Sabato in piazza Mercato. Di notevole interesse il centro storico con palazzi medioevali e rinascimentali e la piazza Fontana e l'attigua via Carina con le abitazioni con le balconate in larice tipiche dello stile architettonico walser. Da notare il Palazzo di Città, che fu sede del Governo Provvisorio della Repubblica Partigiana dell'Ossola nel 1944 durante l'occupazione nazista.

La Val d'Ossola fu insignita di medaglia d'oro al valor militare. La Stazione Internazionale è il punto di partenza per molti viaggi e il nostro sarà diretto verso la Val Vigezzo e Locarno in Svizzera, Canton Ticino.
Fu inaugurata nel 1906 a seguito dell'apertura del Traforo del Sempione e successivamente nel 1923 venne venne inaugurata la linea che collega Domodossola con Locarno. La linea viene chiamata Vigezzina dagli italiani e Centovallina dagli svizzeri, attraversa paesaggi suggestivi dominati da boschi, montagne selvagge, corsi d’acqua e cascate lungo un percorso di 52 chilometri, formato da 83 ponti e 31 gallerie.
La Val Vigezzo si presenta distesa su un altopiano ad un'altitudine media di 800 metri. Il treno ha diverse fermate ma noi ci fermeremo a Santa Maria Maggiore: piccola capitale della valle, Santa Maria, come viene chiamata da tutti, è un grazioso borgo di montagna, con le case con i tetti in pietra, molto curate, con affreschi sulle pareti. Da questa valle sono partiti diversi emigranti, tra questi gli spazzacamini, la loro storia viene raccontata al Museo dello Spazzacamino, che illustra la vita di questi lavoratori che erano soprattutto bambini.

Ogni anno un raduno internazionale di spazzacamini animima le vie del paese per tre giorni, a ricordare questi emigranti. Un’altra fermata interessante è quella di Re, a visitare il Santuario della Madonna del Sangue. Il paese è meta di pellegrinaggi da quando, nel 1494, un uomo chiamato Giovanni Lo Zuccone, adirato per aver perso al gioco della piodella, scagliò una pietra colpendo la trecentesca immagine della Madonna del Latte, che ferita, cominciò a sanguinare.

Da questo miracolo poi venne costruito il primo Santuario nel XVII secolo e il successivo nel XX secolo. Re è l’ultimo paese della val Vigezzo, e il viaggio continua verso la Svizzera e quindi Locarno. Locarno, è terza città per importanza del Canton Ticino, famosa per il Festival internazionale del film di Locarno che si tiene ogni anno nella bella Piazza Grande. Una passeggiata sotto i portici è d’obbligo, sino ad arrivare al Castello Visconteo, che ricorda che fino al 1512 questa terra era sotto il Ducato di Milano. Da Locarno poi si rientra in Italia con il bus. Si potranno ammirare passando le isole di Brissago e i castelli di Cannero, costruiti tra il XI e XII secolo e sede di briganti, i fratelli Mazzarditi, che nel XIV secolo, dopo diverse scorribande, furono sottomessi dei Visconti.

Come si svolge la visita guidata da Domodossola a Locarno con il treno della Vigezzina

Di solito si prende il treno a Domodossola e si decide se fermarsi a Santa Maria Maggiore o a Re, e successivamente a Locarno. Da Locarno in genere si torna verso Stresa in bus o altrimenti in battello (il famoso Lago Maggiore Express http://www.lagomaggioreexpress.it/) in questo caso non si faranno fermate intermedie in Val Vigezzo. Al contrario se si parte da Stresa con il battello si arriverà a Locarno nel primo pomeriggio e dopo di che si prenderà il treno per Domodossola. In ogni caso il rientro sarà sul tardo pomeriggio.