Lago d'Orta Questo luogo è un vero e proprio gioiello che trasmettere un fascino antico Luoghi incantati, passeggiando tra le vie strette del borgo La magia di Orta San Giulio raccontata da una guida turistica. Questo luogo è un vero e proprio gioiello sul lago che ancora oggi sa trasmettere un irresistibile fascino antico. Durante la visita guidata potremmo rimanere incantati da questi luoghi, passeggiando tra le vie strette del borgo. La nostra visita parte da Villa Crespi, che fu costruita a fine Ottocento da Cristoforo Benigno Crespi, facoltoso industriale cotoniero, che volle trasporare il fascino di Baghdad sul lago d'Orta, la villa quindi è in stile mediorientale. Ora è un rinomato ristorante. La passeggiata verso il borgo da la possibilità di avere una bellissima vista sul lago d'Orta e sulle ville che vi si affacciano. Giungendo in piazza Motta, si noterà il Palazzo della Comunità, costruito nel 1582: qui sia amministrava la giustizia. Proseguendo troveremo la salita della Motta che porta verso la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta ed continuando la salita sino al Sacro Monte dedicato alla vita di San Francesco. Un arco d'entrata separa il profano dal sacro e si entra così nel vivo di questo luogo dove i pellegrini giungenvano e tramite le cappelle con statue e affreschi potevano capire la vita di San Francesco, scelta perchè viene paragonata alla vita di Cristo. Il Sacro Monte fu realizzato tra il 1590 eil 1785, è composto da 20 cappelle e vi sono ben 376 statue. Attualmente fa parte dei siti dell'Unesco. Ma Orta ha anche un'altra perla: l'isola di San Giulio. Qui si potrà visitare la Basilica di San Giulio, da lui fondata nel 390, la chiesa attuale è del X secolo e all'interno è decorata con numerosi affreschi. La parte più interessante è l'ambone (pulpito), costruito in pietra locale nel XII secolo, con raffigurate varie figure tra cui gli evangelisti. La maggior parte dell'isola è occupata dal monastero "Mater Ecclesiae", monastero di monache Benedettine di clausura. La loro regola vuole che oltre la preghiera, lavorino: loro hanno un compito speciale, quello di restaurare pregiati tessuti antichi, arazzi, arredi sacri, tuto sotto la guida della Sovraintentenza delle Belle Arti. Il laboratorio non è visitabile, ma il Monastero da la possibiltà di fare alcuni giorni di ritiro spirituale nella piccola foresteria. La visita dell'isola termina con la passeggiata sull'unica via che viene chiamata la via del Silenzio e della Meditazione. Come si svolge una visita guidata ad Orta San Giulio Se avete mezza giornata a disposizione, possiamo incontrarci verso le 9.30 ad Orta ed iniziare la visita con una passeggiata nel borgo, successivamente possiamo prendere la barca per andare a visitare l'isola e la Basilica. Con una giornata intera invece possiamo visitare al mattino il Sacro Monte, per poi scendere a piedi o con il trenino al borgo. Nel pomeriggio si visita del centro storico, l'isola e la Basilica. Piacevoli deviazioni: degustazioni di vino nelle Colline Novaresi La zona delle colline novaresi è conosciuta per la produzione di ottimo vino. Il territorio delle colline novaresi produce diversi vini DOC e DOCG. Si tratta di vini corposi ed importanti, molto adatti all'invecchiamento. La gradazione alcolica non è inferiore a 12 gradi. Già Plinio il Vecchio ai tempi dell'Impero romano, ne decantava le lodi nella sua "Naturalis Historia". I più storici ed importanti vini sono 4, ciascuno appartenente ad una precisa area di produzione facente capo al comune omonimo: Boca, Fara, Ghemme e Sizzano, che hanno ottenuto la Denominazione di origine controllata (DOC) nel 1969. Nel 1994 è stata istituita la DOC "Colline Novaresi" la cui produzione è consentita in tutti i 25 comuni del comprensorio ed è diversificata in sette tipologie: Colline Novaresi (rosso), Colline Novaresi bianco, Colline Novaresi Nebbiolo o Spanna, Colline Novaresi Uva Rara o Bonarda, Colline Novaresi Vespolina, Colline Novaresi Croatina e Colline Novaresi Barbera. Ciascuno di questi è prodotto per almeno l'85 percento del vitigno che gli dà il nome e si tratta principalmente di vini da bere giovani. Nel 1997 il Ghemme DOC ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) ed è oggi prodotto nelle tipologie Ghemme DOCG e Ghemme DOCG Riserva. Alcuni viticoltori producono anche spumanti e passiti con uve erbaluce. Il principale vitigno coltivato è il Nebbiolo, presente in tutti i vini da invecchiamento (Boca DOC, Fara DOC, Ghemme DOCG, Sizzano DOC). Gli altri vitigni sono: Barbera Croatina Colline intorno a Romagnano Sesia Uva Rara o Bonarda Novarese Vespolina Erbaluce, detto anche "Greco", è una varietà autoctona di uva a bacca bianca, con caratteristiche leggermente diverse dall'omonimo vitigno coltivato in altre zone del Piemonte (erbaluce di Caluso). Si potrà visitare una cantina a scelta e poter degustare del buon vino con prodotti tipici. Condividi